La Missione di Rudolf Steiner – I parte

In preparazione alla Festività di San Michele, quest’anno ho pensato di sottoporre ai lettori la mia personale traduzione di un discorso che il Prof. Ernst Katz tenne nel 2004 per l’Assemblea Generale della Società Antroposofica Americana, che si trova in originale qui. Si tratta di una analisi personale, come afferma lo stesso autore, di quella che secondo lui è stata la vera Missione di Rudolf Steiner, ovvero la sua parte inespressa o esoterica, che fa da contrappeso (o meglio da propulsore, mi sento di dire) alla ben nota missione manifesta, che si è espressa in oltre 6.000 conferenze e svariate pubblicazioni, oltre ai frutti tangibili nelle arti, nell’architettura, nella pedagogia.

Per comprendere appieno la portata di tale lavoro, a mio parere e in accordo con l’Autore di questo saggio, è necessario compenetrare la profonda ispirazione che l’Essere Michele ha operato su Rudolf Steiner, mai esplicitamente dichiarata dallo stesso, in accordo alle profonde ed eterne leggi spirituali a cui l’Iniziato, liberamente, si sottomette. Infatti, quanto l’autore afferma è ricavato da informazioni “indiziarie” o semplici “coincidenze”, diremmo noi. Ma chi ha sviluppato anche una minima coscienza di come opera il mondo spirituale, sa bene che il caso non esiste.

Il saggio viene proposto, per facilità di lettura e meditazione, in quattro parti che verranno pubblicate da oggi con cadenza settimanale, in modo da completare il ciclo per la Festività che si celebra il 29 settembre.

Buona lettura!

La Missione di Rudolf Steiner

di Ernst Katz
(saggio tratto da un discorso tenuto all’Assemblea Generale della Società Antroposofica Americana nel novembre 2004)

[themeone_section type=”boxed” bgcolor=”#e8e8e8″ txtcolor=”dark” decotop=”” decobot=””]Il Dr. Ernst Katz nel 1992Ernst Katz è stato professore di Fisica all’Università del Michigan dal 1947 al 1979. Lui e sua moglie Katherine hanno promosso la  diffusione dell’Antroposofia in Ann Arbor e in America per quasi 60 anni. Il suo contributo sulla Missione di Rudolf Steiner è il frutto di molti anni di lavoro in seno all’antroposofia. È scomparso nel 2009 all’età di 96 anni,[/themeone_section]

 

In questo saggio voglio dare una descrizione personale, non molto accademica, della missione di Rudolf Steiner. Qual era questa missione? Non abbiamo alcuna affermazione a riguardo di suo proprio pugno. Abbiamo però tutto ciò che si può trovare nella manifestazione esteriore della sua missione, tutte le applicazioni pratiche dell’antroposofia, nell’educazione, nella medicina, nell’agricoltura, nelle arti, nell’architettura del Goetheanum e di molti altri edifici, nella poesia e nel teatro, nella creazione di gioielli e soprattutto nell’euritmia; ma anche nella filosofia e nella guida allo sviluppo interiore, e altro ancora. Ma per trovare ciò che la sua missione è stata in realtà, dovremmo comprendere che è stata una missione spirituale, esoterica, che possiamo trovare solo attraverso la contemplazione di ciò che si può chiamare la sua “biografia esoterica“. Solo allora ci potrà essere rivelato come la vita di Rudolf Steiner sia stata guidata e ispirata da un elevato Essere Spirituale, lo spirito del nostro tempo che abbraccia il mondo. Nell’esoterismo occidentale questo Essere elevato porta il nome di San Michele. Rudolf Steiner può essere visto come l’Ambasciatore umano, terreno, di San Michele, che a sua volta è l’Ambasciatore spirituale del Divino Essere Cristo.

Gli indicatori significativi dell’orientamento e ispirazione operata da San Michele, si possono individuare nelle circostanze che riguardano la vita di Rudolf Steiner al suo inizio, nonché alla sua fine prematura.

Da principio notiamo le seguenti circostanze insolite: Rudolf Steiner nacque poco prima della mezzanotte del 25 febbraio 1861, nella piccola città di Kraljevec1. A causa della negligenza della levatrice, il bambino rischiò quasi di morire dissanguato. Non si poteva dire quanto sarebbe sopravvissuto. Se il parto fosse stato senza problemi, era stato stabilito che il bambino avrebbe ricevuto il battesimo pochi giorni dopo, nella chiesa di Kraljevec, invece ora si rendeva necessario un battesimo di emergenza. Tuttavia la chiesa di Kraljevec non poteva far fronte a questa emergenza. Così il bambino fu portato fino alla vicina chiesa di Draškovec, per due miglia sotto la neve e il freddo invernale di febbraio. Qui fu battezzato il 27 febbraio con il nome:

Rudolfus Laurentius Josephus Steiner

o, come diremmo noi

Rodolfo Lorenzo Giuseppe Steiner

È significativo che la chiesa di Draškovec fosse dedicata a San Michele. Era una chiesa di San Michele! Evidentemente il destino aveva disposto le circostanze in modo tale che San Michele facesse la guardia, per così dire, come un padrino, all’ingresso entro la vita fisica terrena di questo essere umano.

Verso la fine della vita di Rudolf Steiner, da Natale 1923 al 30 marzo 1925, San Michele è in evidenza come gli accordi finali di una grande sinfonia. Le conferenze esoteriche della Scuola di Scienza dello Spirito, che Rudolf Steiner tenne nel 1924, furono una diretta ispirazione di Michele. La frase finale dell’ultima di queste conferenze recita: “Pertanto può essere confermato il contenuto della presente comunicazione di Michele“. E le ultime parole dell’ultimissima conferenza che Rudolf Steiner fu in grado di tenere il 28 settembre 1924, conosciuta come “L’ultimo discorso”, descrive a parole poetiche fantasiose San Michele come il Messaggero di Cristo2. Inoltre, i saggi che Rudolf Steiner ha scritto per il bollettino settimanale Das Goetheanum, durante gli ultimi mesi di vita, dal suo letto di malattia, sono conosciuti come Il Mistero di Michele3. Sono il suo retaggio micaelita.

In questo modo la vita di Rudolf Steiner fu racchiusa in una relazione con San Michele, dal  suo battesimo fino alla sua ultima conferenza. Per capire più concretamente come questa relazione divenne la sua missione nel corso della sua vita, dobbiamo delineare due temi fondamentali. In primo luogo, il ruolo di San Michele nella gerarchia degli Esseri Spirituali. In secondo luogo, come questi Esseri Spirituali guidano la vita umana.

Angeli e Arcangeli

Ad ogni essere umano è associato un Angelo, che accompagna la medesima individualità attraverso tutte le incarnazioni successive, e la conduce a condizioni di destino che le danno l’opportunità di compensare i debiti karmici derivanti dalle precedenti incarnazioni. D’altra parte anche l’Angelo evolve mediante  le nostre azioni.

Allo stesso modo, un Arcangelo è associato a ciascun gruppo intimamente unito di esseri umani. Questo gruppo può essere grande, come una nazione o una città, oppure una congregazione religiosa o una società di affari, ma anche un piccolo gruppo come una famiglia. Non tutti gli Arcangeli sono dello stesso rango. L’Arcangelo di una famiglia è ovviamente di rango inferiore rispetto a un Arcangelo di una città. Esistono sette Arcangeli principali. Essi si alternano nel guidare l’evoluzione dell’umanità portando a prevalere una determinata civiltà.

In accordo con un trattato scritto nel 1508 da Johannes Trithemius, un erudito abate di Sponheim in Germania, ogni Arcangelo principale guida l’evoluzione umana per 354 anni e quattro mesi. Il suo calendario segna l’autunno del 1879 come l’inizio dell’era di Michele. È straordinario come ciò fosse già conosciuto nei primi anni del Cinquecento4. Rudolf Steiner conferma che in effetti ciò è accaduto alla fine di novembre dello stesso anno. E ha aggiunto che l’Arcangelo Michele, uno dei sette Arcangeli guida originari, ha ricevuto in quel momento qualcosa che potremmo chiamare “promozione”. Egli avrebbe dovuto condurre un’epoca di cultura che avrebbe dovuto, per la prima volta in assoluto, abbracciare tutta l’umanità. Di conseguenza, nel 1879 San Michele è diventato l’essere supremo il cui rango troneggia su tutti gli altri Arcangeli. Questo ruolo è spesso definito come “lo spirito del tempo”. San Michele, questo essere elevato e glorioso, lo spirito guida del nostro tempo per tutta l’umanità, l’Ambasciatore dell’Essere Cristo, è di primaria importanza nella vita e nella missione di Rudolf Steiner.

Come gli Arcangeli esercitano la loro guida

Il modo in cui gli Arcangeli esercitano la loro influenza è soggetto a evoluzione. Anticamente differiva dal modo in cui avviene oggi. Per gli Arcangeli dei ranghi inferiori la differenza non è molto grande. Essi infondono la loro influenza nella vita di sentimento degli esseri umani in maniera inconscia, mentre essi dormono, come sentimenti di appartenenza al proprio gruppo. Ma anticamente gli Arcangeli superiori interagivano con gli esseri umani in modo più consapevole. Questo ha avuto luogo presso le Sedi dei Misteri Antichi. In quei luoghi degli Esseri Spirituali, tipicamente Arcangeli, dettarono i loro insegnamenti a esseri umani particolarmente evoluti, i cosiddetti iniziati, i maestri. Gli iniziati avrebbero poi guidato i popoli dei quali erano responsabili, in accordo con le ispirazioni ricevute dagli Esseri del mondo spirituale. In quel modo, le influenze dal mondo spirituale poterono penetrare nell’ambiente umano. E viceversa, le cose del mondo umano poterono essere osservate, e in un certo modo assimilate dagli Esseri Spirituali. Attraverso il loro contatto con il mondo spirituale gli iniziati delle Scuole Misteriche esercitarono un potere assoluto sulle loro popolazioni.

È importante comprendere che le Scuole Misteriche lavorarono sempre entro luoghi inaccessibili. Non si poteva chiedere di essere ammesso a diventare un iniziato, così come oggi si chieder di essere ammessi ad una università. I candidati venivano cooptati per poi sottostare ad anni di isolamento claustrale, isolati dal mondo esterno da mura esterne. In tal modo l’apprendista sarebbe diventato molto dipendente dal proprio maestro. La saggezza iniziatica del maestro veniva tenuta rigorosamente segreta. Il suo tradimento avrebbe causato la pena di morte. Questo sistema funzionò per molti secoli. Esistevano Scuole Misteriche in moltissimi posti. Esse erano di diversi gradi, e ciascuna di esse era condotta da Iniziati di vario grado. Esistevano quelli che definirei Iniziati Minori e altri Grandi Iniziati. Gli Iniziati di un determinato rango erano ispirati da Arcangeli di rango corrispondente, di conseguenza la loro influenza poteva riguardare gruppi più o meno grandi di persone. Sono esistiti sette Grandi Iniziati. Ognuna di queste alte individualità a loro volta ha condotto l’umanità per un’intera civiltà. Uno dei più grandi tra questi sette è stato Zarathustra, che ha guidato la civiltà persiana. Altre personalità fecero lo stesso in tempi diversi per differenti epoche di cultura.

È difficile descrivere un’adeguata immagine quando si parla di questi grandi Iniziati. Essi eccellono in comprensione, bontà e creatività. Il famoso scrittore francese Edouard Schuré ha scritto un libro meraviglioso, “Grandi iniziati”, con belle e toccanti descrizioni delle loro vite e opere. Anche se scritto quasi un secolo fa, questo libro è ancora un classico, una lettura altamente raccomandata.

Nel corso del tempo, gli Iniziati delle Scuole Misteriche realizzarono che stava diventando via via sempre più difficile mantenere il contatto con il mondo spirituale. Le Scuole Misteriche cominciarono pertanto ad esaurirsi gradualmente ad esaurirsi. Un certo numero di loro alla fine fu chiusa. Perché è accaduto questo? È stato il risultato dell’evoluzione della coscienza umana. All’epoca in cui i Misteri fiorirono, la coscienza degli esseri umani differiva notevolmente dalla nostra. Essi possedevano un antico tipo di chiaroveggenza sognante. Noi oggi siamo molto più desti entro il mondo dei sensi. Essi avevano uno stato di coscienza più sognante, ma questo non ha impedito loro di compiere la loro missione. Questo tipo di coscienza sognante con la relativa chiaroveggenza spontanea associata, era la condizione degli Iniziati ai Misteri. A poco a poco la coscienza di tutti gli esseri umani nel mondo ha iniziato a cambiare. Diventarono sempre più svegli. Non immediatamente, al pari di quanto siamo oggi. Se si legge la letteratura greca, si può vedere che erano ancora ben lontani da quello che siamo oggi, non solo per quanto riguarda il contenuto, ma anche per il modo di guardare al mondo. Una pietra miliare in questo processo di risveglio graduale è stato il lavoro di Aristotele (c.ca 350 a.C.). Successivamente, in epoca romana, la coscienza è diventata più simile a quello che possediamo oggi. Ad oggi siamo più desti nel mondo sensoriale di quanto fossero i  romani, e questo processo di risveglio è destinato a proseguire ulteriormente nel futuro. Ma la nostra coscienza di veglia è

incompatibile

con l’antica forma di chiaroveggenza. Quanto la coscienza di veglia degli uomini diventa più desta, tanto il contatto con il mondo spirituale si fa più esile. Ci fu una vera e propria minaccia che il contatto con il mondo spirituale cessasse del tutto. Dovremmo individuare in questa evoluzione la necessità di introdurre la possibilità della libertà spirituale dell’uomo. Ma la completa perdita di contatto con il mondo spirituale avrebbe significato un futuro terribile per l’umanità e per la terra.

In questa stagione di tenebre spirituali si è verificato un punto di svolta dei tempi. Un nuovo spirito-luce cosmico è entrato nel flusso dell’evoluzione terrestre: il mistero del Golgota, la vita, la morte e la resurrezione del Divino Essere-Cristo. Questo è il più grande di tutti i Misteri, perché i suoi impulsi non sono stati offerti a una sola civiltà, bensì a tutta l’umanità. Così il Mistero del Golgota sopperì gli Antichi Misteri, che riguardavano una sola civiltà. Inoltre, a differenza degli Antichi Misteri, che hanno avuto luogo nell’isolamento e nella segretezza, il mistero del Golgota avvenne sotto gli occhi di tutti. Esso ha aperto la possibilità di un nuovo tipo di contatto tra gli esseri umani e il mondo spirituale, da un nuovo tipo di Iniziati. Questo tipo di contatto è totalmente

compatibile

con una coscienza umana completamente sveglia, come quella che abbiamo attualmente, e che possiamo supporre di accrescere ancora di più in futuro. Si tratta di un impulso totalmente nuovo. Mentre gli Antichi Misteri si avviavano alla scomparsa, è nato questo nuovo tipo di collegamento con il mondo spirituale. In questa nuova corrente misterica è sorto un nuovo tipo di Iniziati, di nuovo con sette Guide, a volte indicate come “Maestri di Saggezza e di Armonia dei sentimenti”, o semplicemente come i “Maestri”. Sebbene per loro natura i Maestri si tengano in contatto l’uno con l’altro sul piano, e agiscano sempre in concerto tra loro, di regola solo uno di loro si manifesta pubblicamente e quindi parla e agisce per tutti. Ognuno di loro ha un particolare compito. Due di questi Maestri sono di primaria importanza per la guida della vita spirituale di tutto il mondo occidentale.

L’insegnamento esoterico moderno non richiede, per sua stessa natura, né l’isolamento né la segretezza. Tuttavia, alcune circostanze esteriori particolari possono rendere necessità pratica: in ogni caso, tale insegnamento deve condurre a un rapporto intimo con il Mistero del Golgota, il mistero del Divino Essere Cristo.

Chi sono questi due Grandi Iniziati, il cui compito è quello di guidare la vita spirituale del mondo occidentale? Essi non appaiono nella storia come leader delle masse popolari. Essi guidano in modo sottile e discreto che è tuttavia il più efficace.

Gli Iniziati Guida del mondo occidentale

Rudolf Steiner descrive l’opera di Christian Rosenkreutz come essere in armonia con la volontà di San Michele, e come precursore dell’antroposofia.

Uno dei due Grandi Iniziati che conducono la vita spirituale del mondo occidentale è abbastanza noto. Il suo nome è Christian Rosenkreutz5. Egli visse nel Medioevo, e secondo le affermazioni di Rudolf Steiner, si era già reincarnato molte volte da allora. Egli sentiva che la sua missione era quella di rendere possibile ad ogni essere umano bianco, non importa quale posto occupasse nella vita moderna, di salire ad altezze spirituali. I suoi insegnamenti Rosicruciani furono dati in forma di raffigurazioni immaginative alchemiche, una forma che era adeguata per la coscienza medievale. Gli apprendisti Rosacroce potevano continuare a svolgere il loro mestiere nel mondo esteriore durante il giorno, ma durante apposite riunioni, in momenti particolari, essi potevano lavorare al raggiungimento del contatto con il mondo spirituale. A quel tempo, la segretezza era ancora un requisito necessario, sebbene non a causa della natura intrinseca, ma come protezione contro gli attacchi feroci dell’Inquisizione, che perseguitava con punizioni crudeli tutti coloro che deviavano dai rigorosi precetti della fede cattolica.

Rudolf Steiner descrive l’opera di Christian Rosenkreutz come in armonia con la volontà di San Michele, e come precursore dell’antroposofia. E va oltre. Il suo primo incontro con la corrente Rosacruciana potrebbe essere avvenuto attraverso la fiaba incompiuta di Goethe Die Geheimnisse (I segreti), nella quale Goethe pone la domanda: “Chi ha messo le rose sulla croce?”. Rudolf Steiner titola i suoi primi due Drammi-Misteri come “Misteri Rosacruciani ” e nella sua opera principale “La Scienza Occulta nelle sue linee generali” l’unica descrizione esplicita di come si possa meditare si basa sulla Rosa+Croce. Egli cita Christian Rosenkreutz e la corrente dei Rosacroce in numerose conferenze e afferma che Christian Rosenkreutz è un essere spirituale attivo che aiuta anche ai nostri tempi6.

Il secondo moderno Grande Iniziato Guida che orienta la vita spirituale del mondo occidentale è chiamato il “Maestro Gesù”. Si dice che egli si incarni in ogni secolo (dopo Cristo). Il suo compito è quello di promuovere nell’umanità la comprensione del mistero del Golgota. Questo è un compito permanente, perché, come l’evangelista Giovanni scrive, questo mistero è così ricco, profondo e inesauribile, che se tutta la saggezza che contiene venisse scritta, la terra intera non avrebbe spazio sufficiente per contenere gli scritti. Ne consegue che il mistero del Cristo verrà vieppiù compreso nel corso del tempo. Il “Maestro Gesù” è l’ispiratore discreto di questa crescente conoscenza. Chi è questo “Maestro Gesù”?

Comprendere la risposta a questo problema richiede una sottile compenetrazione di uno degli enigmi più profondi del Cristianesimo, sul quale Rudolf Steiner fu in grado di gettare una considerevole luce. Si deve lavorare su se stessi fino a comprendere che l'”Io umano” o “ego” di Gesù di Nazaret ha  lavorato fino a 29 anni sul suo corpo per prepararlo, in modo da renderlo degno di accogliere il divino “Io” del Cristo. A quel punto questo “Io umano” di Gesù ha lasciato il corpo prima del Battesimo nel fiume Giordano, in modo da consentire al divino “io” del Cristo di entrare in questo corpo, e usarlo per tre anni come suo strumento. La vita fisica del divino Essere Cristo è stata un evento unico che ha completato l’intera Missione nel mondo fisico in una incarnazione. È stata una vita compiuta in sé, dopo la quale la conseguenza è la non necessità di alcuna reincarnazione.

Ma cosa è successo all'”Io umano” di Gesù, dopo che ha lasciato il corpo, per fare spazio al divino “Io” del Cristo? Secondo Rudolf Steiner questo “Io umano” di Gesù è stata una delle individualità umane più avanzate. Questo è il vero “Io” del “Maestro Gesù”. Come un essere umano questo “Io” si reincarna. In altre parole, il corpo di Gesù fu abitato in successione da due esseri diversi: prima del battesimo da Gesù, dopo il battesimo dal Cristo. L'”Io” di Gesù si reincarna come un essere umano, l'”Io” di Cristo non si reincarnerà, essendo un’entità divina. Se si considera ciò che Rudolf Steiner ha raggiunto nella sua opera Cristologica come nuove intuizioni sul mistero del Golgota, allora si può capire che questo aspetto della sua missione è stato molto aiutato dall’ispirazione del “Maestro Gesù”.

Tuttavia, la guida della vita spirituale del mondo occidentale da parte di questi due Grandi Iniziati richiese un adattamento quando l’Arcangelo Michele, l’ambasciatore spirituale del Cristo, è stato promosso a Spirito del Tempo, guida spirituale principale per tutta l’umanità, nel 1879 d.C. Si rese necessario un  terzo Grande Iniziato come speciale Ambasciatore terreno di San Michele. Il suo grado sarebbe dovuto essere sopra quello di ciascun Iniziati locale, in conformità con il grado superiore di San Michele. Vedremo che questo era il destino di Rudolf Steiner , di essere in grado di accettare il compito di essere questo Iniziato Michaelita.

(continua)

Note

1. Kraljevec è un villaggio sito nell’attuale Croazia, che all’epoca faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico.
2. L’ultimo discorso, tenuto da Rudolf Steiner (Rudolf Steiner Press: London, 1967); anche in Considerazioni Esoteriche sui Nessi Karmici, vol. IV (GA 238, Editrice Antroposofica, Milano 2006).
3. In Massime Antroposofiche (GA 26, Editrice Antroposofica, Milano 1983).
4. Rudolf Steiner, The Archangel Michael (GA 67, Hudson, NY: Anthroposophic Press, 1994), Appendix.
5. A Christian Rosenkreutz Anthology, ed. Paul M. Allen, (Blauvelt, NY: Rudolf Steiner Publications, 1974).
6. Rudolf Steiner, The Secret Stream, (Great Barrington, Mass.: Anthroposophic Press, 2000).

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi