Rudolf Steiner era massone?

Articolo di Marie Steiner apparso in Anthroposophie. Reitschrift für freies Geistesleben (Antroposofia. Rivista per la libera vita spirituale), anno XVI, aprile-giugno 1934, Stoccarda, edita da C. S. Picht.

L’opera di Rudolf Steiner mostra che nei tempi antichi sono esistiti Misteri, Iniziazioni attraverso i quali le anime umane venivano elevate a partecipare alla vita spirituale. A queste giungevano gl’impulsi che nei loro effetti riconducevano alle grandi civiltà dell’antichità a noi divenute note. Nei Misteri veniva coltivato il sapere occulto, la scienza dello spirito, che in quelle epoche era in alta fioritura ed aveva come espressione esteriore le religioni politeistiche. I consiglieri dei re e le grandi personalità guida destinate alla formazione delle nuove civiltà provenivano da essi. All’interno del divenire, dello scomparire, dello scontrarsi dei popoli i loro tesori di sapienza formavano il vincolo unificante. Le conquiste di ogni civiltà vennero custodite ed accolte per il progresso dell’umanità ed arricchite di generazione in generazione. Formarono una seconda corrente accanto a quella che fluiva in forma immediata dalle sorgenti spirituali, ma che per la coscienza della maggioranza degli uomini si oscurò nella stessa misura in cui il sapere delle cose fisiche guadagnò in estensione e in precisione. L’anima smarrì il ricordo della sua origine. Giunse l’epoca in cui non solo un singolo popolo bensì l’intera umanità sarebbe arrivata alla decadenza se non si fosse compiuto l’evento del Cristo.

Descrivere in tutta la sua ampiezza il significato dell’evento del Cristo per la rivivificazione dell’umanità è la missione alla quale Rudolf Steiner ha votato la sua vita. A tale scopo egli dovette ricorrere a tutto il sapere che l’umanità si era conquistato fino all’epoca attuale, e gettar luce in tutti i campi del sapere, in quelli manifesti ed anche in quelli occulti. A quello occulto appartenevano gli antichi tramontati Misteri: in questo caso dovevano essere rimosse, in senso simbolico, le macerie sotto le quali essi giacevano, così come fanno gli archeologi nei luoghi degli antichi templi sepolti. Ma prima di tutto era importante quello che come sostanza vivente vegetava nel sapere dei Misteri poggiante sull’antica tradizione, ma sempre più irrigidito e decadente nei suoi rappresentanti umani. Senza una rivivificazione attraverso l’impulso cristico, senza la comprensione per il massimo dei Misteri, l’antica sapienza, nel corso del tempo, poteva indurre in travisamenti.

Attraverso la scienza dello spirito, da lui fondata filosoficamente e sviluppata organicamente, Rudolf Steiner aveva un’ampia visione di questi nessi. Perciò considerò suo dovere nella nostra epoca nei casi in cui da determinate cerchie le quali – in modo tradizionale o sulla base di una nuova iniziativa – coltivavano l’antico sapere, gli venne rivolto l’invito a render loro accessibile il suo sapere, non respingere questa richiesta bensì di esaminarla. Egli non ricercò mai tali cerchie, ma allorché lo pregarono per ricevere da lui illuminazione e insegnamento, non si rifiutò di concederle loro.

Dapprima respinse con decisione gli sforzi di rappresentanti della Società Teosofica, che lo avrebbero visto volentieri nelle loro file, giacché la Società Teosofica lavorava in direzione unilateralmente orientaleggiante ed in molti casi si muoveva in un elemento scientifico dilettantesco o psichico fenomenalistico. Ma in modo particolare mancavano ad essa le basi per la conoscenza del vero esoterismo cristiano. Solo allorché i teosofi tedeschi vollero fondare una Sezione autonoma sotto la sua direzione e quindi anche sulla base dell’esoterismo occidentale cristiano, sentì l’obbligo di non sottrarsi a questa richiesta.

Quando, dopo una serie di anni, la successiva presidentessa della Società Teosofica, Annie Besant, tentò di ostacolare questo operare per un cristianesimo vivente, ne conseguì la scissione e la fondazione della Società Antroposofica. I particolari di questo avvenimento vennero descritti da Rudolf Steiner nella sua autobiografia La mia vita.

L’altra proposta proveniva dalla parte che coltiva in modo tradizionale l’esoterismo medievale cristiano sulla base dell’antica sapienza dei Misteri. Questa dà valore al fatto che la sua continuità storica risale alle epoche in cui il sapere occulto veniva coltivato negli antichi templi egizi. Nelle loro numerose diramazioni sorte nei secoli, poi, queste cerchie hanno accolto dalle più diverse correnti mistiche ciò che sembrava loro corrispondente ed impulsante lo spirito, in modo particolare attraverso gl’impulsi delle crociate, delle corporazioni dei costruttori e così via. Esse si conservarono, sotto diverse denominazioni, come associazioni di liberi muratori, come Ordine degli Illuminati, ecc. Ma nel corso del tempo esse, nella loro maggioranza, si allontanarono sempre più dal loro sapere originario e dai loro scopi originari, caddero poi nel razionalismo e spesso nell’ateismo e divennero gradualmente associazioni che servivano in pare a fare della politica, in parte a scopi affaristici, in parte a fare della beneficenza. Sempre maggiore diventava la delusione (disillusione, NdT) di coloro che si erano fatti iniziare in quelle associazioni per conseguire in esse la conoscenza dello Spirito. Sempre più tali delusi si rivolgevano a Rudolf Steiner per dirgli che solo adesso attraverso la sua scienza dello Spirito rappresentata pubblicamente avrebbero trovato l’accesso a ciò che si occultava dietro i simboli, che altrimenti nessuno di loro avrebbe compreso. Molti denunciavano il fatto che veniva servita la menzogna, perché venivano recitate formule tradizionali che esprimevano la fede in uno spirito divino, – ma, con tutto ciò, ci si poneva di fronte a questi contenuti in maniera completamente scettica. E si poteva incontrare un grande anelito a conoscere qualcosa della serietà che un tempo doveva essere collegata con gli antichi usi cultici. La massoneria si mostrava come una decadente corrente del passato, il cui organismo esteriore poteva essere afferrato da Potenze Ostacolatrici, ed in larga misura era addirittura già così.

Ma quel che in questi millenni di antichi sforzi era stato accolto come verità, il suo contenuto spirituale, che davvero non doveva essere ucciso, poteva e doveva servire ulteriormente, informa mutata, al rinnovamento dell’umanità. Questo fu il compito di fronte al quale si vede posto Rudolf Steiner , allorché gli venne fatta da quelle cerchie la proposta di fondare un’organizzazione autonoma attraverso un collegamento storico-legale documentato. Questa proposta venne avanzata da una persona di anelito spirituale, che aveva raggiunta la convinzione che Rudolf Steiner conoscesse delle cose spirituali più di tutti loro messi insieme. Poi la proposta venne avanzata ufficialmente da una parte, che aveva pensato certamente a vantaggi pratici e che di fronte ai punti di vista spirituali aveva una posizione altamente indifferente. Non era compito di Rudolf Steiner grufolare nel passato di questa persona, ma non era nemmeno sua intenzione collegarsi proprio con lui. Indegni del loro ufficio si dimostrano sovente non solo i rappresentanti titolati di società occulte, ma anche quelli di istituzioni ecclesiastiche ed altre. Ora, che -come risulta dai loro scritti – i diversi Ordini massonici non si riconoscano reciprocamente, è un fatto che essi hanno in comune anche con altre istituzioni umane, ed investigarlo è un fatto che richiede molto tempo e fatica ed anche acume giuridico. Ma Rudolf Steiner doveva tenere conto di ciò che per ogni rappresentante di verità spirituali è d’importanza decisiva: il collegamento storico ad un’antica, degna corrente spirituale, anche se trasformatasi, nel corso dei tempi, nelle forme, per proteggere questa, nella misura della possibilità dalla decadenza. Se gli consentiva, il suo contenuto di verità poteva essere risvegliato a nuova vita e, corrispondentemente alle forze conoscitive dell’epoca, essere reso utilizzabile per il progresso dell’umanità. Gli antichi simboli potevano nuovamente rivivere nel linguaggio dell’anima cosciente, afferrare l’intera umanità nelle possibilità di rivelazione dell’arte.

Rudolf Steiner pose una condizione. Egli avrebbe compiuto il collegamento storico-legale all’interno del grado e gli era stato offerto, attraverso il quale gli veniva permesso di proseguire autonomamente il lavoro, – ma con ciò dovevano essere esauriti tutti i collegamenti. Non doveva essere avanzata alcun’altra pretesa, né di cooperazione, né di relazioni umane, o sociali, o organizzative. Non doveva essere compiuta nient’altro che una formalità esteriore, non obbligante in alcun modo, non doveva aver luogo nessun lavoro in comune! – La cerchia neofondata, completamente indipendente, che veniva reclutata tra teosofi tali che avessero l’anelito ad approcciare l’esoterismo occidentale anche in questo modo, venne familiarizzata con gli antichi simboli, dapprima nel loro significato in forma di immagine, poi sempre più secondo l’essenza interiore, fino al punto da essere elaborati coscientemente. Vennero così strappati dalla crepuscolare sensazione mistica e resi accessibili alla vita artistica e scientifica. Quando scoppiò la guerra, nell’agosto del 1914, Rudolf Steiner dichiarò sciolta la cerchia operativa così fondata, che si era riunita sotto il nome di “Mystica Aeterna” , e come segno di ciò lacerò il documento relativo a questa.1Chiunque si addentri nella letteratura massonica e per il quale si tratti di avere a che fare con la verità, dovrebbe accorgersi pure che Rudolf Steiner non vi viene assolutamente mai citato (escludendo completamente le confutazioni dirette), e come pure i suoi scritti sono rappresentati nella grande Bibliographie der freimaurerische Literatur, che con 54320 voci riunisce l’intero fondo delle biblioteche delle logge massoniche, solo con tre esemplari casuali (su più di 200 pubblicazioni in forma di libro!) – Così una conoscenza “esperita” dovrebbe constatare come molte denominazioni come Misraim, Memphis, O.T.O. (Ordo Templi Orientis) [Cfr. “Riferimenti singoli” sotto “massoneria egiziana”] e simili, che il sunnominato documento enumera e che per Rudolf Steiner erano involucri svuotati della loro essenza, da lungo tempo sono diventati mero nome. Non ci si è mai più riuniti in questa forma.

Con ciò è dichiaratamente chiaramente spiegato ciò che sta alla base del fatto apparentemente contraddittorio: che da taluni si afferma che Rudolf Steiner sia stato un massone degli Altri Gradi, da altri che egli non abbia mai appartenuto alla massoneria. Effettivamente, Rudolf Steiner non ebbe mai un rapporto con l’Ordine dei Liberi Muratori. Di fronte a queste comunità egli rimase completamente estraneo e viene addirittura aspramente combattuto da esse, poiché sin dall’inizio della sua attività teosofico-antroposofica egli svelò nel suo insegnamento ciò che quelli consideravano i loro segreti, che danno ad essi autorevolezza e importanza. Egli disvela il sapere esoterico, perché l’umanità ne ha bisogno, perché è una necessità del tempo. Ma al tempo stesso egli dischiude la comprensione per esso. Per riempire di nuova vita gli antichi simboli, in maniera giustificata entro una cerchia operativa ricollegantesi alla corrente storica e formalmente costituita, egli stipulò un contratto esteriore e rimase completamente in disparte rispetto a rapporti con qualsiasi fratello massone. Così in termini di massone degli Alti Gradi, con il quale i nemici volentieri l’accusano da quando non è più loro possibile spacciarlo per ebreo, è de facto ingannevole. Non stando Rudolf Steiner assolutamente in nessun rapporto con qualsivoglia ordine massonico, ma dovendo questa denominazione destare l’apparenza come di avere appartenuto a queste organizzazioni, con essa si mira ad un inganno agitatorio. Con questo inganno deve essere raggiunto lo scopo che gli uomini non riflettano a fondo sulla Scienza dello Spirito fondata e sviluppata da Rudolf Steiner. Infatti se facessero ciò, allora sarebbe subito palese il contrario del massonismo. Partendo dalla conoscenza che l’odierna costituzione animica degli uomini non può più acconsentire alla segretezza e che l’occulto deve diventare palese, egli insegnò la sua Scienza dello Spirito del tutto pubblicamente.

In essa ha reso possibile una vera comprensione del Cristianesimo e ha dato la via e il metodo con il quale l’uomo attuale può adempiere ai suoi doveri nella vita, mediante una conoscenza dei fatti spirituali. Sarà di decisiva importanza per il destino delle prossime epoche, come questa Scienza dello Spirito, che non viene coltivata in cerchie segrete e con finalità di potenza politica, ma in modo pienamente pubblico, trovi accoglienza nella coscienza del presente.

Marie Steiner
n. von Sivers

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